Da ottobre 2022 la Cambogia ha eliminato ogni tipo di restrizione per l’ingresso nel Paese: tutti possono entrare in Cambogia, sia chi è vaccinato contro il covid, sia chi non lo è. Superati quindi tutti gli obblighi legati alla pandemia: non serve più mostrare prova di vaccinazione avvenuta, o esito di tampone negativo, né tantomeno sottoporsi a quarantena. La riapertura delle frontiere in Cambogia è totale.
I primi segnali di riapertura avevano già fatto capolino lo scorso novembre 2021, quando il Governo aveva nuovamente reso possibile recarsi in Cambogia per motivi di turismo e vacanza, senza sottoporsi a quarantena. La disposizione, valida per i viaggiatori che fossero in possesso di certificato vaccinale (green pass), prevedeva anche l’obbligo di un tampone molecolare prima della partenza e un tampone rapido all’arrivo nel Paese. Con la spada di damocle che un esito positivo del test avrebbe compromesso il soggiorno nel Paese.
Per chi viaggia in Cambogia: nessun obbligo ma assicurazione fortememte consigliata
Il 17 marzo 2022 era finalmente arrivata la notizia che ha fatto ripartire il turismo verso le meravigliose destinazioni khmer: da quella data i viaggiatori che si sono recati in Cambogia non sono stati sottoposti a nessun tipo di restrizione!
Era sufficiente esibire la documentazione vaccinale stampata (Green Pass o certificato analogo) di almeno 2 inoculazioni, di cui l’ultima non meno di 14 giorni prima del viaggio. QUESTO ADEMPIMENTO È STATO SUPERATO DA OTTOBRE 2022.
Erano state abolite le limitazioni precedenti, ovvero:
– Niente più obbligo di test molecolare anti covid 72 ore prima dell’arrivo in Cambogia;
– Niente più obbligo di effettuare una prenotazione alberghiera;
– Niente più obbligo di sottoporsi a un secondo tampone anti covid (test rapido) all’arrivo negli aeroporti di Phnom Penh, Siem Reap e Sihanoukville.
– Niente più obbligo di sottoscrivere un’assicurazione di viaggio – con testo in inglese – che copra il caso di malattia da covid.
Aggiungiamo che la polizza di viaggio, seppur non obbligatoria, è comunque fortemente consigliata: noi ti consigliamo la Chapka, in partnership con Axa, con cui è possibile stipulare la polizza anche online.
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“Visa on Arrival” o Visto elettronico per entrare in Cambogia
Chi viaggia verso la Cambogia ha la possibilità di ottenere il visto direttamente all’arrivo (“visa on arrival”) in uno degli aeroporti cambogiani. Sarà necessario essere in possesso di due fototessera, compilare un questionario e pagare 30 dollari per il visto.
In alternativa, è possibile optare per la richiesta del visto d’ingresso elettronico, il cosiddetto “e-visa”, che è possibile acquistare online a 36 dollari sul sito ufficiale.
Diffidate di altri siti internet, sono agenzie private che oltre al costo del visto applicano delle commissioni spesso elevate.
Chi volesse entrare in Cambogia per finalità diverse dal turismo, e restare più di 30 giorni, può rivolgersi all’Ambasciata cambogiana di Parigi, ambasciata competente anche per i viaggiatori italiani.
La lunga attesa per la riapertura delle frontiere
È durato esattamente 2 anni l’isolamento della Cambogia, un lungo periodo che ha drammaticamente inciso sull’economia nazionale, che in alcune province si poggia in gran parte sulle entrate del settore turistico e del suo indotto.
Il primo ministro Hun Sen aveva dato i primi segnali di riapertura a metà ottobre 2021, ipotizzando una quarantena di soli sette giorni per i viaggiatori vaccinati. In questo caso il governo khmer aveva seguito le decisioni prese dai Paesi confinanti. La Thailandia prima di tutte, che dal primo novembre 2021 aveva aperto i propri confini ai turisti vaccinati.
Ma con una comunicazione per certi versi inattesa, il 14 novembre 2021 il premier ha dichiarato pubblicamente la riapertura dei confini già dal giorno successivo, primo tra i Paesi del Sud-Est Asiatico. E il 17 marzo 2022 ha comunicato l’abolizione delle ultime restrizioni (tampone prima della partenza, tampone all’arrivo e obbligo di assicurazione sanitaria), rendendo finalmente davvero libero l’ingresso nel Paese. I primi visitatori sono arrivati durante le scorse vacanze natalizie, e hanno visitato la Cambogia in occasione dell’affascinante Capodanno Cinese.
Questo non è un Paese per covid!
La Cambogia è stato uno dei Paesi con meno contagi covid al mondo: nel corso del 2020 si erano registrati solo 200 casi e addirittura nessun decesso. Poi la variante Delta di maggio 2021 ha aumentato i contagi, portando il numero dei decessi a quasi 3.000 dall’inizio della pandemia. Un numero davvero piccolo se confrontato con il resto del pianeta (puoi monitorare la situazione attuale sul sito delle statistiche del coronavirus).
I motivi per cui il covid non si è diffuso in Cambogia? Probabilmente perché gran parte della popolazione vive in aree rurali con scarsa possibilità di contatti esterni. Inoltre, anche nelle zone ad alta densità di popolazione, i cambogiani non hanno l’abitudine di salutarsi scambiandosi abbracci e strette di mano. Infine, il clima caldo a cui il Paese è sottoposto 12 mesi all’anno non favorisce di certo il diffondersi dell’influenza stagionale a cui siamo abituati in Europa.
Forte di questo invidiabile record, la Cambogia ha ripreso ad accogliere i turisti stranieri. Oggi, dopo oltre due anni di attesa, è ancora più entusiasmante organizzare le tue vacanze in Cambogia!
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