////

Il tratto di fiume Mekong intorno alla città di Kratie ospita un gruppo di rari delfini dell’Irrawaddy,

che rappresentano la principale attrazione turistica della provincia: vivono in un bel contesto naturale, ricco anche di verdissime campagne e centinaia di isole fluviali. Durante il tuo soggiorno devi assolutamente organizzare una visita ai delfini.

Iniziamo col dire che l’Irrawaddy è un fiume, il più importante della Birmania, e che non scorre in Cambogia. Nonostante sia comunemente chiamato delfino di fiume, in realtà l’orcella asiatica o l’orcaella brevirostris (questo il nome scientifico) è un delfino d’oceano che vive nei pressi delle coste ed entra nei grandi fiumi asiatici, come l’Irrawaddy – da cui prende il nome -, il Gange e il Mekong.

Le Caratteristiche delle Orcelle

I delfini dell’Irrawaddy sono, purtroppo, una specie ad alto rischio di estinzione. Lungo fino a due metri e mezzo per quasi 200 chili di peso, caratterizzato dal muso schiacciato e da una corta pinna dorsale (brevi rostris, appunto), questo mammifero vive in piccoli gruppi. Il tratto di Mekong che va dal confine con il Laos fino alla provincia di Kratie, lungo circa 190 km, ospitava circa un migliaio di esemplari. Negli anni ’70 il numero è calato drasticamente, pare per la furia omicida dei khmer rossi che non si fermò neanche davanti a queste creature inermi: si racconta di crudeli battute di caccia al delfino per ricavarne il pregiato olio, o forse solo per “divertimento”. Fatto sta che oggi in questo ampio tratto del Mekong vivono non più di 90 esemplari, di cui una colonia di 15/20 cetacei dimora nella zona di Kratie.

delfino

La gita sul fiume per avvistare i delfini dell’Irrawaddy

Un soggiorno in città non può dirsi completo senza un’escursione sul fiume per avvistare i delfini, che i locali chiamano trey pisaut. Il punto migliore per l’osservazione è il tratto di fiume situato 15 km a nord di Kratie, nel villaggio di Kampi. Dirigiti verso il punto di attracco delle barche, una comoda scalinata di porterà sul letto del fiume e lì salirai su una delle barche a motore, gestite dalla comunità locale, che può contenere al massimo 8/10 passeggeri. La gita in barca in sé vale il prezzo del biglietto, perché potrai osservare scene di vita quotidiana lungo il fiume. Dopo circa mezz’ora si raggiunge il punto d’avvistamento. Il barcaiolo spegne il motore – il cui rumore spaventerebbe gli animali – e procede remando sul placido Mekong. I delfini non saltano fuori dall’acqua come i “cugini di mare” ma affiorano lentamente, come a studiare le intenzioni dei visitatori.

Hai bisogno di supporto per organizzare il tuo viaggio in Cambogia?

spiagge cambogia

Quando effettuare la visita

Il periodo migliore per vedere i delfini dell’Irrawaddy è durante la stagione secca, da gennaio ad aprile. In questi mesi le acque del fiume si abbassano sensibilmente e spingono i cetacei a concentrarsi in poche pozze profonde. Le ore ideali per gli avvistamenti sono quelle del mattino (dalle 7 alle 9) o del pomeriggio (15-17): i delfini riemergono in superficie per respirare e vi restano pochi secondi, in cui potrai avvistarli e – con un pizzico di fortuna – anche fotografarli.

Oggi si cerca di salvaguardare il più possibile questa specie in via di estinzione, e nel tratto di Mekong che passa per Kampi è vietata la pesca – le reti rappresentano un grave pericolo per le orcelle – e la circolazione delle barche a motore. Gli abitanti dei villaggi che sorgono in questo tratto di fiume sono molto rispettosi verso i delfini, alla cui origine è collegata un’affascinante leggenda.

kratie

La leggenda del delfino di Kampi

Alcuni secoli fa una famiglia della zona, in seguito ad un sogno premonitore, diede in sposa la propria figlia ad un grosso serpente. Incredibilmente la stranissima coppia ebbe una vita fortunata, felice e colma di ricchezze materiali.

kratie

Qualche tempo dopo, nel villaggio di Kampi, un’altra famiglia – venuta a conoscenza della storia, e bramosa di soldi e ricchezza – volle imitare questa esperienza; i genitori avevano una figlia bellissima e molto ambita dai ragazzi del villaggio, ma decisero di farla sposare con un serpente. Un giorno il padre si addentrò nella giungla, trovò un grande pitone, lo portò a casa e lo lasciò solo in camera con la giovane, sperando che tra la ragazza e il pitone nascesse una simpatia. Avvenne invece un tragico imprevisto: il pitone si avventò sulla fanciulla, deciso a farne un sol boccone. I genitori, sentendo le urla strazianti della giovane, accorsero nella stanza dove videro solo il pitone che aveva appena divorato la ragazza. Il padre prontamente prese un pugnale, uccise il serpente e riuscì a liberare sua figlia.

la leggenda del delfino di Kampi

Nei giorni seguenti la giovane, seppur apparentemente salva, iniziò a provare uno strano malessere: il contatto con gli organi vitali del pitone l’avevano irrimediabilmente cambiata, e il corpo iniziava a trasformarsi: la pelle diventava viscida, i bei capelli neri iniziavano a indebolirsi, e faceva sempre più fatica ad alzarsi sulle proprie gambe.

Non potendo sopportare questa terribile metamorfosi, durante una notte di luna piena la ragazza decise di sfuggire al proprio destino e di suicidarsi gettandosi nel fiume. Con gli occhi colmi di lacrime, donò un ultimo sguardo all’amato villaggio e si lanciò nel Mekong.

Ma avvenne un miracolo: la giovane, al momento dell’impatto, si trasformò in un magnifico delfino, che iniziò a nuotare felice verso una nuova vita nelle acque del fiume.

E così, ancora oggi, quando gli abitanti di Kampi vedono riemergere dalle acque un delfino, pensano che si tratti della fanciulla che torna in superficie per salutarli…

Kratie, la leggenda dei delfini dell'Irrawaddy
Condividi questo articolo