Angkor e la regione dei templi

Fuori dalle mura di Angkor Thom, ma sempre all’interno del parco archeologico, le altre attrazioni imperdibili sono Angkor Wat – wat significa tempio – e il Ta Prohm, uno dei monumenti più iconici dell’intera regione. Potresti rimanere sorpreso dalla quantità di palazzi, torri e templi che si possono visitare ad Angkor, e potresti aver sottostimato il tempo necessario per esplorare l’intero complesso archeologico. Il nostro consiglio è di dedicare alla zona di Angkor almeno tre giorni.
Inoltre l’intera provincia di Siem Reap offre altre visite a templi straordinari, come il Banteay Srei, il Gruppo di Roluos, Beng Mealea, Koh Ker e il Tempio di Preah Vihear.

Grazie al suo aeroporto internazionale e all’immediata vicinanza con il parco archeologico di Angkor, Siem Reap rappresenta per molti la porta d’accesso alla Cambogia. La cittadina è cresciuta tantissimo negli ultimi venti anni, e oggi è possibile trovare hotel, ristoranti e locali adatti a gusti e abitudini dei viaggiatori di tutto il mondo.
Nonostante per molti rappresenti “solo” la base per visitare Angkor, Siem Reap ha alcuni luoghi di particolare interesse, come il centralissimo vecchio mercato coperto (Phsar Chas) e i bazaar serali dove è possibile acquistare souvenir, sete e oggetti di artigianato.

Quando si pensa ad Angkor viene in mente l’immagine di un antico tempio ricoperto dalla vegetazione, con grandi radici di alberi abbracciate per l’eternità alle colonne portanti della struttura. Si tratta del Ta Prohm. Un edificio reso famoso in tutto il mondo dal film “Lara Croft: Tomb Raider” del 2001, che ha contribuito a trasformare la Cambogia in una delle destinazioni turistiche asiatiche di maggior richiamo. Il Ta Prohm è parte del cosiddetto Piccolo Circuito, che comprende anche gli altri due monumenti imperdibili, Angkor Thom ed Angkor Wat.

Angkor Wat è il motivo per cui molti visitatori arrivano in Cambogia. Il “Tempio della Città” è il più grande complesso religioso al mondo, costruito in soli 40 anni alla fine del 1100. Dedicato alla divinità indù Vishnu, contrariamente ad altri templi induisti è orientato verso Ovest, il che fa pensare che fosse stato progettato per essere il mausoleo funerario del Re Suryavarman II.
Circondato da un fossato che durante la stagione delle piogge si riempie di acqua, il “Wat” è caratterizzato dalle cinque torri centrali che potrebbero simboleggiare il Monte Meru – la montagna sacra per gli Induisti – o la forma del fiore di loto, o ancora l’intero Universo in miniatura.
L’accesso principale ad Angkor Wat è quello occidentale, rappresentato da un enorme ponte che attraversa il canale per condurre alla porta d’ingresso.
Oltre alla maestosità dei palazzi e allo stile unico al mondo, il particolare che colpisce maggiormente è la presenza di meravigliosi bassorilievi raffiguranti divinità ed Apsaras (mitologiche figure femminili) su tutte le pareti del tempio.

A circa 30 chilometri da Angkor, ma visitabile con lo stesso biglietto di ingresso al parco archeologico, si trova il Banteay Srei, ovvero la Cittadella delle Donne, chiamato così per la presenza di numerose statue di divinità femminili. E’ un tempio induista del secolo X dedicato a Shiva, con uno stile architettonico meno trionfale rispetto ad Angkor, ma i ricercatissimi bassorilievi e la grazia della struttura gli hanno reso la fama di gemma nascosta dell’arte khmer, e rappresenta un valido contrappunto per chi vuole conoscere lo stile di Angkor in tutte le sue sfumature.