Qualcuno ha detto mare?
La costa meridionale di Kampot e Kep
La costa cambogiana, lunga 443 km e affacciata sul Golfo di Thailandia, è suddivisa tra le province di Koh Kong, Sihanoukville, Kampot e Kep. Le province costiere di Kampot e Kep rappresentano il passato coloniale francese di cui – fino agli anni ’60 – sono state il luogo di villeggiatura per antonomasia. In un periodo in cui Sihanoukville e le isole vicine erano ancora inesplorate, e Koh Kong era territorio di frontiera in mano ai contrabbandieri, erano Kampot e Kep la perle balneari di questa zona dell’Indocina.
Il periodo dei Khmer Rossi segnò il drammatico declino di questi luoghi, presi particolarmente di mira in quanto emblema della borghesia e del passato coloniale.
Oggi questa zona della Cambogia è risorta dalle proprie ceneri e ha ripreso a esercitare il fascino dei tempi passati. Oltre che per le spiagge tranquille e l’entroterra rurale, è famosa per le sue specialità gastronomiche, come i granchi di Kep e il famosissimo pepe di Kampot. La provincia di Kampot comprende inoltre uno dei luoghi più suggestivi del Paese, il parco nazionale di Bokor.
ATTIVITÀ DA NON PERDERE
Un pranzo a base di granchi fritti sul lungomare di Kep, ammirando in lontananza l’isola vietnamita di Phu Quoc.
VACANZEINCAMBOGIA CONSIGLIA
Fai una visita ad una fattoria dove producono il famoso pepe di Kampot, per assicurarti dei souvenir particolari e… profumati!
COSA VEDERE
Il parco nazionale di Bokor
Le saline di Kampot
Il lungomare di Kep
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Indice – La Costa meridionale – Cosa vedere
la costa meridionale di Kampot e Kep
Kampot, pepe, relax e un glorioso passato coloniale
La cittadina di Kampot, circa 4 ore di auto da Phnom Penh, non si trova direttamente sulla costa bensì sul fiume omonimo, ma la sua provincia offre delle spiagge molto gradevoli. Località di villeggiatura per l’élite coloniale francese fino all’inizio del regime di Pol Pot, oggi la cittadina è incantevole e rappresenta la meta ideale per chi cerca aria pulita, tranquillità, bei cafè, ristoranti ed edifici coloniali, tra cui la sorprendente Residenza del Governatore.
La zona è inoltre nota in tutto il mondo per la produzione di pepe di Kampot, e durante la tua permanenza non farti sfuggire la possibilità di visitare una fattoria in cui lo producono.
I rinomati prodotti alimentari non finiscono qui: Kampot è anche la patria di durian e jackfruit, due tipi di frutti tropicali che probabilmente non avrai mai visto prima, e che sono giudicati tra i più buoni di tutta l’Asia!
Kampot e Kep: paesaggi inattesi
Il parco nazionale di Bokor e la città fantasma
Attrazione principale della zona di Kampot e Kep è il parco nazionale dell’altopiano di Preah Monivong Bokor, distante circa 40 km dal capoluogo.
Fino alla metà del secolo scorso Bokor era la meta di villeggiatura più importante del Paese.
Accoglieva, infatti, una delle residenze del Re e molte ville dei cambogiani più facoltosi; vi risiedevano anche un gran numero di francesi, che avevano fatto costruire una chiesa cattolica, un casinò, hotel di lusso ed una stazione climatica.
Con l’avvento del regime di Pol Pot lo scenario cambiò drammaticamente. Oggi i visitatori del parco di Bokor si trovano di fronte edifici abbandonati sulla collina, spesso avvolti da una lieve nebbia che conferisce alla località un’atmosfera meravigliosamente spettrale.
Non a caso qui vi furono girate diverse scene del film del 2002 “City of Ghosts” di e con Matt Dillon.
spiagge tranquille e foreste di mangrovie
Kep, hai preso un granchio?
Per Kep vale lo stesso discorso fatto per la provincia di Kampot, fino agli anni ’70 luogo di vacanza dell’élite cambogiana e dei diplomatici francesi, che la soprannominarono “la Saint-Tropez dell’Indocina”.
Negli ultimi vent’anni la cittadina ha ripreso il suo ruolo di meta turistica: il volano del turismo e dell’economia cittadina è rappresentato dai prelibati granchi, che potrai assaggiare in uno dei ristorantini con terrazza che punteggiano il lungomare.
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