PROVINCE REMOTE
il Nord-est della Cambogia, l’ultima frontiera
Le località più frequentate del Paese si trovano lungo l’asse Siem Reap – Phnom Penh. Anche le altre zone della Cambogia centrale sono densamente abitate, ben collegate tra di loro e spesso offrono siti archeologici incantevoli, anche se meno famosi rispetto ad Angkor.
Se decidi di spostarti verso le province del nord-est della Cambogia scoprirai che esiste una parte del Paese che vive in un clima da ultima frontiera: avendo a disposizione più di una settimana per il tuo viaggio, ti raccomandiamo di abbandonare la comfort zone e trasformarti da turista in viaggiatore.
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ATTIVITÀ DA NON PERDERE
La visita al remoto villaggio di Khao Piek, sulle rive del fiume Tonle San.
VACANZEINCAMBOGIA CONSIGLIA
Le meravigliose cascate di Bou Sra, nella provincia di Mondulkiri.
COSA VEDERE
I capoluoghi di Banlung (Ratanakiri)
e Sen Monorom (Mondulkiri).
L’ULTIMA FRONTIERA
Il Nord-est della Cambogia, natura primordiale
Lasciati alle spalle la Cambogia caotica e scopri un territorio da ultima frontiera, che si muove a ritmi lenti, incastonato tra i monti Annamiti che segnano il confine con Laos e Vietnam.
Fino a 15-20 anni fa il nord-est della Cambogia era praticamente impossibile da visitare, sia per le condizioni disastrose delle strade che per il pericolo di ordigni inesplosi e di attacchi da parte di banditi e irriducibili miliziani khmer rossi.
Stung Treng è la cittadina di passaggio del nord-est della Cambogia, dove potrai pernottare se parti da Siem Reap, mentre Mondulkiri e Ratanakiri – kiri vuol dire montagna nella lingua khmer – sono province vaste ma poco popolate, con pochissimi centri con più di 10.000 abitanti e per il resto un’infinità di affascinanti villaggi tradizionali.
Zone sconosciute, poco esplorate, abbandonate alla loro bellezza: dalle foreste incontaminate del Parco Nazionale Virachey – che presenta la maggiore biodiversità del Sud-Est Asiatico – fino a vallate, cascate e fiumi.
Tra questi paesaggi si trovano villaggi abitati da tribù di montagna diverse dall’etnia khmer – che invece vive nel resto del Paese – tribù che parlano lingue autonome e seguono ritmi di vita d’altri tempi.
le province remote del nord-est
Mondulkiri, tra montagne e foreste
La provincia di Mondulkiri è detta la Svizzera della Cambogia, grazie ai suoi paesaggi di montagne e verdi foreste. Durante il tuo soggiorno nel capoluogo Sen Monorom, non potrà mancare una visita alle meravigliose cascate di Bou Sra ed un’esperienza eco-friendly: potrai addentrarti nella giungla – sempre con l’accompagnamento di una guida locale –, incontrare degli elefanti e accompagnarli nella loro passeggiata quotidiana che termina con un bagno nel ruscello. Questo è il modo migliore per sostenere sia l’habitat incontaminato che la comunità locale.
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l’antico popolo della provincia di Mondulkiri
Il gruppo etnico dei Phnong (o Bunong)
A proposito di comunità locale: il gruppo etnico maggioritario è rappresentato dai phnong (o bunong), una tribù animista degli altipiani molto rispettosa della natura, che abita in grandi capanne di paglia, veste costumi tradizionali ed ama la musica. In ogni casa phnong non mancano mai una grande giara ed un gong. Sono questi una sorta di “corredo”, che rappresenta anche la ricchezza materiale delle famiglie. Durante il genocidio di Pol Pot molti villaggi furono rasi al suolo e gli abitanti cercarono di mettere in salvo i beni più preziosi sotterrandoli. Pare che nei dintorni dei villaggi phnong, sottoterra ci siano ancora giare e gong in attesa di essere riportati alla luce.
province da ultima frontiera
Ratanakiri, fascino primitivo
La provincia di Ratanakiri, incuneata al confine con Laos e Vietnam, è la più remota del Paese, e a nostro avviso la più affascinante. Il capoluogo Banlung, detto la città rossa per la presenza massiccia di laterite, è un luogo di frontiera che ti resterà nel cuore.
A dispetto delle dimensioni ridotte e della posizione remota, Banlung ha delle strutture alberghiere molto accoglienti, la nostra preferita è l’Hotel Terres Rouges, che è stato fino al secolo scorso l’affascinante dimora del governatore francese.
Durante il tuo soggiorno a Banlung devi assolutamente visitare il lago vulcanico Yeak Laom, a 5 km dal centro e ritenuto sacro dei locali, che amano frequentarlo per passeggiare, rilassarsi e anche nuotare.
provincia di ratanakiri
Villaggi dimenticati, l’esperienza di Koh Pek
La provincia di Ratanakiri è famosa per laghi e cascate, ma l’esperienza più straordinaria ti aspetta a circa due ore da Banlung, da percorrere prima in auto e poi a bordo di una stretta barca tradizionale lungo il fiume, fino a raggiungere il villaggio di Koh Pek (o Kaoh Piek).
Se non fosse per la presenza di qualche moto sgangherata e gli immancabili telefonini, penseresti di aver viaggiato nel tempo indietro di 300 anni. Il villaggio non ha luce elettrica, le capanne non hanno tavoli, sedie, letti, né tantomeno servizi igienici.
Prima del tramonto tutti gli abitanti si recano al fiume Tonle San per un bagno ristoratore, lavare i panni, attingere acqua potabile, e perché no, socializzare. La sera nel centro del villaggio c’è un piccolo negozio che vende degli spuntini e, grazie ad un alimentatore, accende un televisore attorno al quale si raduna tutto il villaggio per distrarsi davanti ad un film o una soap opera cambogiana.
Durante la nostra visita, in realtà dopo pochi minuti gli abitanti sembravano più interessati a noi che alla televisione: un’esperienza divertente ed indimenticabile che ci piacerebbe tanto che vivessi anche tu!
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